Valutazione della sicurezza (DM 17/01/2018)
La valutazione della sicurezza degli edifici esistenti viene eseguita applicando la procedura dettata dalle norme tecniche (DM 17/1/2018 par. 8.3) e conduce alla determinazione della cosiddetta vulnerabilità sismica della costruzione.
La vulnerabilità sismica è la stima della possibilità che gli edifici subiscano danni o modificazioni al verificarsi dell'evento sismico. Essa misura da una parte la perdita o la riduzione di efficienza, dall'altra la capacità residua a svolgere ed assicurare le funzioni che il sistema territoriale nel suo complesso esprime in condizioni normali. Ad esempio nel caso degli edifici la vulnerabilità dipende dai materiali, dalle caratteristiche costruttive e dallo stato di manutenzione ed esprime la loro resistenza al sisma.
La risposta al sisma, cioè il modo di deformarsi sotto le forze inerziali che ne derivano, è condizionato da molteplici parametri. Giocano la loro importanza la forma in pianta e in elevazione, i rapporti tra elasticità delle parti strutturali e massa coinvolta, i rapporti tra spostamenti imposti e duttilità strutturale, intesa come capacità di mantenere un buon valore della resistenza anche dopo il superamento del limite elastico.
Spesso gli edifici esistenti di non recente costruzione, non rispondono alle caratteristiche richieste per resistere con certezza ad eventi sismici di media intensità. Da qui la necessità di uno studio della loro vulnerabilità per conoscerne il grado di pericolosità. Questa consiste nella determinazione del rapporto tra l’accelerazione di picco cui possono far fronte nello stato di fatto e la richiesta della vigente normativa per far fronte alla risposta sismica prevista (Indice di vulnerabilità detto anche Indice di rischio).
Tra i metodi di analisi ammessi, l’analisi statica non lineare, detta “push-over”, è spesso la più indicata per gli edifici esistenti in quanto in grado di prevedere, con una certa approssimazione, i cambiamenti nella risposta strutturale che si verificano via via che i singoli elementi si plasticizza-no, a seguito di un evento sismico. Essa quindi, descrivendo l’evoluzione del suo danneggiamento, fornisce una misura della capacità di duttilità di un edificio.
I risultati dell’analisi costituiscono un utile riferimento per la successiva individuazione degli interventi necessari per adeguare il comportamento della struttura alle disposizioni vigenti.
Concludendo, nell'analisi di vulnerabilità, la difficoltà non sta tanto nel creare "UN" modello virtuale di un edificio, quanto nell'affinare "IL" modello che possa bene approssimare il comportamento reale dell'edificio, fornendo quindi risultati sufficientemente attendibili. Questo richiede esperienza, competenze specifiche, strumenti di calcolo certificati e affidabili.
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